Quelli che hanno deciso di
bere tutto quanto profumi di qualità senza farsi irretire da inutili steccati
ideologici e che si sono conseguentemente auto-definiti “Bevitori Ecumenici”, non
disdegnano sovente di tentare l’Alta Quota come da consuetudine consolidata ma
con un intento discriminatorio nuovo: la regola del 4. Dopo aver navigato in
tutti i vini, il Bevitore sviluppa una propria
poetica. La mia consta di quattro momenti fondanti. Da loro discende la
regola del quattro: GIOIA,DIVERTIMENTO,PIACERE,OBLIO. La gioia è il colore di
ogni mozione finalizzata al bere. E’ l’abbrivio naturale che predispone
all’allegria e al divertimento. Quando si beve si ride! Poi divampa l’emozione e con essa il piacere,il
movente supremo dell’umano prodigarsi. E quando al culmine dello spasmo emotivo
si teme la risacca ecco che ci soccorre l’oblio col suo manto consolatorio. Per
questo è una follia pensare ad un vino senza alcol;chi ci recherà l’oblio,la
panacea di tutti i mali,il tocco sanificatore? La scelta dei vini, ancor prima
che essere tecnica, deve considerare la
regola del 4 , regola “aurea” quanto universale del bevitore che si è evoluto
verso quella sorta di completezza che lo rende più di un valente degustatore:essere consapevolmente
uomini è più bello e vale di più. Per innescare la giusta sinergia i vini
devono essere veri. E un vino è vero se lo è il suo produttore. Non si sfugge a
questa semplice regola. Ci sono piani subliminali in cui tutto si fa
chiaro:dalla passione di un vignaiolo sognatore scaturisce una realizzazione enologica
che racconta una storia. Il “Bevitore Ecumenico”,che si è liberato dalle
zavorre pseudo-intellettuali del sedicente esperto e che assapora il cuore
della vita,è l’unico capace di ascoltarla. E di narrarla a sua volta,come in
una sorta di novella tradizione orale ed emozionale. La soddisfazione si fa
totale e la gioia di vivere continua, tracimante ad ogni gesto, ad ogni parola.
I “Bevitori” ormai “Ecumenici”, hanno di che godere, costantemente in Alta
quota e con la regola del 4 .
Rosario Tiso
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