Nessuno
aveva mai osato tanto. Ritrovarsi in un giorno di piena estate alle prime luci
del mattino e prendere la direzione del mare,come ubbidienti ad un segreto
richiamo. Guidare verso la “Montagna Sacra” il corpo e la mente con un carico prezioso e
giungere alla più incantevole delle spiagge mediterranee,incastonata nella Baia
dei Gabbiani: il luogo universalmente conosciuto come “Vignanotica”. Per i “Bevitori d’Alta quota”
è giunto il momento di misurarsi con l’infinito. Recano con sé un “parterre de roi “ enoico da far
impallidire persino un “Simposio
celeste”. Chi ha mai messo in fila bottiglie del seguente calibro,bollicine
così seducenti e rare? In primis,Ferrari
del Centenario,la bottiglia che finisce a punta anziché concava,frutto del
millesimo 1995 ed uscita nel 2002 a
festeggiare i cento anni della celebre azienda spumantistica trentina;poi l’Initial di Jacques Selosse,altro
chardonnay in purezza. A seguire l’Apotre
di David Leclapart,champagne blanc de blancs. Si vira quindi sui toni più
maschi di un celeberrimo blanc de noirs grand cru:il “Les Crayeres” di Egly-Ouriet. Gran finale affidato ad una cuvèe
prestige: “Femme”,della maison
Duval-Leroy,chardonnay con un tocco di pinot noir. Siamo in tre al cospetto di
cotanta preziosità:Antonio Lioce,Rosario Tiso,Antonio Marino.
Dagli abissi
dei loro cieli gli angeli,i cherubini,i
serafini si preparano ad assistere attoniti al
possente dispiegarsi dei sogni degli umani, così maestosi pur nella loro irrealtà , capaci di sedurre ogni esistenza terrena e,ci piace
pensarlo,forse anche ultraterrena. Gli Dei ignari di quel che accade quaggiù
ancora tacciono. Solo la Natura produce le sue consuete melodie:lo sciabordare
dell’acqua che sbatte sulle pietre,il vento che sibila fra le piante
contorte,l’eco sommessa della
sovrastante valle,le alte grida,acute e penetranti,degli uccelli. E noi,in
perfetta sintonia col cosmo. Occupiamo la nostra grotta .La prima a destra,la
più grande. Sistemiamo le masserizie.
Per non
disturbare l’incedere gustativo dei nettari allo stappo abbiamo deciso un
accompagnamento gastronomico lieve:la levità del pesce,e questo cotto “alla
brace”. Solo mazzancolle,seppioline allo spiedo (ben quattro Kg. complessivi…)e
tranci di tonno arricchiranno il quadro sensoriale generale con l’unica
eccezione per una immancabile preparazione territoriale:la bruschetta con i
pomodorini e il tocco esotico della ‘nduja. Scaldatelli di Manfredonia
serviranno da contrappunto cibario per i momenti di stanca e marginali appetiti
. La giornata promette di durare fino al tramonto,occorre essere pronti.
Basteranno gli champagnes? Senza altri indugi accendiamo il fuoco e diamo
inizio all’evento:”Bevitori d’Alta quota a Vignanotica”,A.D. 2013.
Il Ferrari del Centenario è stato concepito
solo per gli addetti ai lavori. Poche bottiglie regalate ad enotecari e
ristoratori . Noi abbiamo avuto la sorte di berlo già in passato,svariati
anni fa,per la generosità di un amico.
Adesso questo 1995 fatto esordire a sette anni dalla vendemmia e tenuto in
bottiglia per oltre un decennio cos’altro avrà da raccontare? Avrà solo “retto”
(orribile condizione di sufficienza) o si sarà arricchito di nuances inedite e rarefatte? Stappiamo…e restiamo
folgorati!! Sembra un grande Montrachet con le bollicine!!
Anselme
Selosse è un eccezionale produttore di Champagne. Dalle sue creature solo
emozioni. Nelle bottiglie “no” piuttosto
niente. Nessuna banalità quando ci si fa cassa di risonanza della Natura. Il
suo Initial è un assemblaggio di tre
annate(nella fattispecie la sboccatura risale
all’Ottobre 2011…) e non è
proprio pulito con un ingente portato di
spontaneità(lieviti,incipiente ossidazione) a disegnarne il profilo.
Fiori,frutta,bella acidità e carattere ad appagare i sensi. Note legnose a ricordarci chi è il pittore e di quale
ulteriore pennello ha voluto avvalersi
per dipingere la sua opera d’arte…
L’Apotre è
la proiezione dell’anima di David Leclapart. Cielo e Terra trovano
nell’Uomo il naturale trait d’union. L’Apostolo di David
è uno champagne grasso e strutturato,con una buona acidità e una certa
persistenza. La vinificazione in legno e la conduzione biodinamica del vigneto
e della vinificazione sono i canali attraverso i quali la grande personalità del
suo facitore finisce per tesserne la
trama. Una grande alternativa alla classicità e al conformismo. Sboccatura
Dicembre 2007.
Egly-Ouriet
è uno dei più emozionanti produttori di
Champagne. Emozione che si ritrova spalmata su tutte le etichette,diversamente
modulata,di intensità variabile ma sempre presente. Con “Les Crayeres” risuonano le trombe dell’Apocalisse. Sboccato
nell’Ottobre del 2010,ha il profilo organolettico di un riesling tedesco con la
mousse. Con le mazzancolle alla brace
è un tripudio dei sensi. Gli Dei dormienti hanno cominciato a destarsi. Cosa
vogliono significare quei mugolii inesprimibili che provengono dalla battigia?
E’ la lingua dei sensi che si smarriscono
in voluttuose spire e non sanno più uscire da labirintiche prigioni di
piacere. Accorrono le deità al nostro improvvisato e pietroso desco,quasi
come commensali giunti tardi al
banchetto,e non sanno se considerarsi invitate ,ed attonite ammirano i voli
pindarici che la fragile umanità sa spiccare
nonostante o forse a causa della sua irriducibile caducità. Con tante
presenze d’intorno ci sembra di far parte di qualcosa di più grande,galassia
nelle galassie,dove anima e carne si
compenetrano fino all’estasi che eleva e precipita,dal fondo dell’anima fino
alle alte vette dello spirito. Con “Femme”1995
di Duval-Leroy è l’apoteosi del gusto,l’orgasmo dopo l’attesa,la freccia
scoccata dall’arco da troppo tempo teso,il compimento e la perfezione del
cerchio. Conchiuso il quale siamo liberi,nella libertà di mettersi finalmente a
nudo,corpo ed emotività.
Rosario Tiso
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